La Specola Solare vedeva la luce nel 1957, in occasione dell'Anno Geofisico Internazionale, come stazione al sud delle Alpi dell'Osservatorio Federale del Politecnico di Zurigo. Questo osservatorio era specializzato, fin dalla metà del secolo scorso, nell'osservazione solare e in particolare nella determinazione dell'indice internazionale di attività del Sole, denominato "numero relativo di Wolf". La Specola sorge sullo stesso terreno dell'Osservatorio Meteorologico Ticinese, dal quale è però indipendente dal punto di vista scientifico e amministrativo.
Nel 1981 la nuova direzione dell'Osservatorio Federale cambiava completamente il programma scientifico di lavoro e rinunciava alla determinazione dell'indice di Wolf che veniva affidata al neocostituito "Sunspot Index Data Center" presso l'Università Libera di Bruxelles. Si decideva la chiusura della Specola di Locarno e la messa in pensione anticipata dei due funzionari scientifici che vi lavoravano.
Un gruppo di soci della Società Astronomica Ticinese prendeva allora l'iniziativa di assicurare la continuazione dell'attività scientifica e divulgativa della Specola anche per il futuro, cercando le necessarie sovvenzioni presso il Cantone, i comuni del locarnese, gli enti pubblici e privati. A questo scopo si costituiva una associazione specifica, l’Associazione Specola Solare Ticinese (ASST) (vedi statuti), separata dalla Società Astronomica, che è riuscita a procurare i finanziamenti fino ad oggi, in modo da garantire l'impiego di un responsabile scientifico a tempo pieno e la collaborazione a tempo parziale di altre persone adeguatamente istruite.
Il programma scientifico comprende, come lavoro prioritario, la determinazione del "numero di Wolf" che viene inviato regolarmente al S.I.D.C. di Bruxelles, di cui la Specola è diventata la stazione di referenza a livello mondiale.
Per una quindicina di anni (1981-1995) il gruppo di fisica applicata dell'Università di Berna ha collaborato con la Specola, eseguendo osservazioni ottiche di fenomeni solari transienti (eruzioni cromosferiche, protuberanze ecc.) nel laboratorio eliofisico, osservazioni che si sono concretizzati in lavori di licenza e dottorato in fisica di una decina di studenti universitari svizzeri.
Una buona parte del tempo dei collaboratori della Specola è utilizzato per l'attività divulgativa con conferenze, collaborazioni ai giornali, alla radio e alla TV, consulenza telefonica, corsi serali di astronomia (tra cui i corsi per adulti del D.E.S.C.), visite di scolaresche e di gruppi culturali.
Alla Specola viene pure redatta la rivista ticinese bimestrale di astronomia “Meridiana”, inviata, oltre che agli abbonati, ai membri della Società Astronomica Ticinese, a quelli della Associazione Specola Solare e a tutte le sedi di Scuola Media e Medio-superiore del Cantone, con una tiratura di più di 1000 esemplari.
Le visite alla Specola sono possibili da parte di gruppi (al massimo una ventina di persone), previo appuntamento, durante i giorni di bel tempo, per l'osservazione del Sole (macchie fotosferiche in cupola, spettro nel laboratorio eliofisico).